Nelle facciate dei palazzi e delle chiese rinascimentali sono disegnate l’antichità classica, l’astronomia, la matematica, l’armonia musicale, la melodia delle esatte proporzioni; sono l’espressione di molte regole senza alcuna costrizione. In questo sono apparentate al gioco. Gli elementi che le compongono si possono mescolare all’infinito, disordinando un equilibrio per inventarne un altro. Le città che possono nascere dal cantiere magico di Leon Bi sono mille come i racconti di Sherazad e ognuna racconterà al bambino una storia diversa e appassionante.
Il gioco si compone di 5 tavolette scomponibili con cui prima comporre le proprie facciate rinascimentali poi disegnarle con la tecnica del frottage.
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